Il Salone Nautico di Genova 2025 ha chiuso i battenti confermandosi ancora una volta catalizzatore d’innovazione, ricerca e visione internazionale per tutta la filiera nautica. L’edizione appena conclusa ha presentato una selezione ampissima di novità: fra oltre mille imbarcazioni in esposizione, ben 123 nuove proposte e 96 première mondiali, con la presenza di 45 Paesi e 23 nuovi cantieri, il capoluogo ligure ha ribadito il suo ruolo di riferimento per operatori, cantieri e giovani imprese in cerca di nuove opportunità.
Grande attenzione è stata riservata all’area dedicata alle startup, dove si sono distinte Lakenergy con le imbarcazioni elettriche pensate per la navigazione lacustre, P2M che ha sviluppato un sistema di tracciamento digitale della vita tecnica delle barche, e Kosmos con la sua foil-bike a pedalata assistita, pronta per il mercato nei prossimi mesi. Tra i materiali innovativi spicca la soluzione brevettata di Nicolazzaro per l’illuminazione in spazi difficili, mentre ElectriFly ha portato una nuova propulsione marina basata su sostentamento magnetico, e Ohoskin prosegue sulla strada degli arredi bio-based ad alte prestazioni.
Tra le anteprime più attese della cantieristica si segnalano modelli come il Solaris 55, lo Stem 50 e le nuove versioni dei modelli Libeccio di Cantiere Mimì. Sul fronte meccanico, Yamaha e Suzuki hanno proposto nuovi motori fuoribordo e linee esclusive sviluppate in collaborazione con operatori di primo piano. Spiccano nuove soluzioni digitali e componentistica di bordo, dal chartplotter Simrad NSS4 al motore Lowrance Recon, tutti pensati per offrire navigazione sempre più sicura e sostenibile.
L’edizione 2025 è stata anche palcoscenico per il Design Innovation Award, uno dei riconoscimenti più ambiti della nautica internazionale. Nei giorni del salone è stata inoltre rinnovata la partnership fra Confindustria Nautica e America’s Cup Events, un accordo volto a rafforzare la presenza italiana nella regata che si terrà a Napoli nel 2027.
I dati industriali confermano un settore robusto: il fatturato ha superato quota 8,6 miliardi di euro, sostenuto dall’export e dalla crescita trainata soprattutto dal segmento superyacht e alto di gamma, con l’Italia che primeggia nella classifica delle barche da diporto di grandi dimensioni. Rimangono tuttavia alcune sfide per la piccola industria, alle prese con burocrazia e mutevoli scenari internazionali, mentre si fa largo una nuova generazione di diportisti, giovani e attenti ai temi della sostenibilità e dell’innovazione.