di Francesco Lato
Investitore & Ambassador di Nova Connect
Sono felice di condividere questo mio contributo, con lo sguardo sia di investitore che di appassionato di eventi, perché credo nel grande potenziale generativo che possono portare a questa città. Nel corso degli anni ho seguito da vicino molte realtà di eventi che hanno contribuito a far crescere l’ecosistema italiano dell’innovazione come StartupItalia, che frequento dal 2015 (e di cui sono investitore dal 2018), o Italian Tech Week, che quest’anno ho vissuto per intero per tre giorni. Ogni volta che partecipo a eventi di questa portata, mi porto a casa uno sguardo nuovo, un’energia che si rinnova. È lo spirito che mi spinge a esserci, a costruire connessioni, a credere nella forza delle idee. Incontrare persone, ascoltare storie, condividere progetti è il modo più diretto per capire dove stiamo andando come comunità.
Quando ho incontrato per la prima volta Nova Connect, ho capito subito che c’era qualcosa di diverso. All’inizio sono stato speaker, durante il primo evento, poi, col tempo, questo progetto è diventato una parte del mio percorso fino a diventarne ambassador. Nova Connect, a Genova, non è solo un evento ma è diventata un’abitudine al cambiamento, un’occasione che ogni mese si ripresenta, si rinnova, e invita le persone a tornare con il grande merito di avere costanza, perseveranza e presenza. È sapere che c’è sempre un appuntamento dove puoi incontrare altre persone pronte a innovare, dove sai che succede qualcosa di nuovo. Il punto non è creare eventi per riempire una serata: è costruire una narrazione comune, un luogo dove le persone si rivedono e tornano, mese dopo mese. Solo così si genera vero cambiamento.
Quello che rende speciale questo format è anche la sua natura itinerante. Ogni incontro si sposta in un luogo diverso della città e costringe, in senso positivo, a cambiare prospettiva. A Genova siamo abituati a muoverci nei soliti spazi, a vivere i luoghi che conosciamo. Nova Connect ti porta altrove, ti fa scoprire angoli nascosti, ti “spiazza”. Ti accorgi che esistono spazi che non avevi mai visto, energie che non avevi mai incrociato. Uscire dalla solita comfort zone, anche solo per una sera, può far nascere qualcosa di grande. È così che una città può rigenerarsi: attraverso esperienze che rompono la routine e ti spingono a guardarla con occhi nuovi.
Ma se vogliamo davvero far crescere Genova e la Liguria, dobbiamo guardare più in grande. Prima o poi servirà un evento capace di far parlare di noi oltre i confini regionali. Un evento che attiri persone da tutta Italia e dall’estero, che metta Genova sulla mappa europea dell’innovazione. Finché non arriveremo a costruire qualcosa di questa scala, resteremo un po’ invisibili, anche se le energie ci sono. Ma prima di tutto serve l’atteggiamento giusto. Serve crederci, creare una visione comune e portarla avanti. Perché nessuno verrà a costruire al posto nostro la città che vogliamo essere.
Per me, la forza di Nova Connect (come pure di altre iniziative benemerite come Genova Startup) sta proprio qui: nel suo impatto reale sulle persone. Ogni volta che ci incontriamo, vedo giovani e professionisti con la voglia di fare, di innovare, di sognare più in grande. È da lì che nasce il cambiamento. Bisogna creare, costantemente, un nuovo tessuto produttivo e creativo, qualcosa che scuota gli equilibri, che cambi le regole. Se anche solo una persona, dopo una serata come questa, esce con l’ispirazione per fare qualcosa di nuovo, di grande, allora abbiamo fatto la differenza.
Lo stesso mi auspico accada sul fronte investitori, su cui siamo ancora carenti, e su cui ho dato il mio contributo, con 5 investimenti all’attivo su Genova e città metropolitana (oltre a quelli su decine di altre startup in Italia e all’estero), molto mirati per gli effetti a cascata che possono avere sull’ecosistema genovese.
Genova può e deve scommettere su se stessa. E ogni evento, ogni incontro, ogni connessione è un passo verso quella visione. Nova Connect sta aiutando questo processo indispensabile, creando spazi dove la comunità si incontra, si conosce e costruisce insieme. Non è la risposta a tutto ma è una scintilla da cui può nascere un cambiamento grazie alla volontà di chi sceglie di esserci, di contribuire, di credere che Genova possa diventare, di nuovo, una città che guarda avanti, e che investe per trovare un proprio ruolo originale e differenziante nella mappa mondiale dell’innovazione. Il futuro non è uguale al passato, perché le tecnologie esponenziali cambiano l’orizzonte e il mare in cui navighiamo all’improvviso, e in questa città abbiamo alcuni punti di forza da giocarci per virare con determinazione e prendere il vento in pieno, se sappiamo tenere il timone verso l’obiettivo.