Confindustria Genova e Intesa Sanpaolo rinnovano la loro alleanza strategica, con un impegno concreto a sostegno dell’economia ligure: 2,5 miliardi di euro saranno destinati nei prossimi quattro anni alle imprese del territorio per favorire investimenti, innovazione tecnologica e accesso al credito. L’annuncio è stato ufficializzato nel corso dell’incontro tenutosi presso la sede di Confindustria Genova, alla presenza di numerosi imprenditori locali.
L’accordo rientra nel quadro del programma nazionale siglato tra Confindustria e Intesa Sanpaolo, già presentato nei mesi scorsi dai vertici nazionali delle due organizzazioni, Emanuele Orsini e Carlo Messina. A livello nazionale il pacchetto di interventi prevede risorse per 200 miliardi di euro entro il 2028, di cui una parte significativa sarà destinata alla Liguria, per sostenere la trasformazione del sistema produttivo e le opportunità offerte dalla transizione digitale e sostenibile, con particolare attenzione al Piano Transizione 5.0 e all’intelligenza artificiale.
Nel corso dell’evento, Umberto Risso, presidente di Confindustria Genova, ha aperto i lavori evidenziando la rilevanza di questa nuova stagione di collaborazione tra imprese e sistema bancario. Andrea Perusin, direttore regionale Piemonte Sud e Liguria di Intesa Sanpaolo, ha sottolineato come la Liguria rappresenti un territorio chiave per la crescita, grazie alla varietà del suo tessuto produttivo e alle eccellenze in settori strategici come cantieristica, meccanica, energia, turismo e agroalimentare. Daniele Zampieron ed Elena Venturi, dirigenti della Banca dei Territori, hanno illustrato nel dettaglio le misure previste dall’accordo, mentre Romina Galleri del Research Department ha offerto uno sguardo approfondito sullo scenario macroeconomico.
Tra gli obiettivi prioritari figurano il rilancio di nuovi insediamenti produttivi, la modernizzazione delle infrastrutture esistenti, il potenziamento degli investimenti nelle energie rinnovabili e nei nuovi modelli produttivi ad alto contenuto tecnologico, con particolare attenzione ai settori dell’aerospazio, idrogeno, robotica e scienze della vita. Grande attenzione anche al rafforzamento della struttura patrimoniale e finanziaria delle imprese, alla promozione della governance aziendale e all’incentivazione di startup e PMI innovative. Nell’accordo trova spazio anche il Piano per l’Abitare Sostenibile, pensato per favorire la mobilità e attrarre nuovi talenti sul territorio.
L’accordo consolida un rapporto che dura da oltre quindici anni e che ha visto Intesa Sanpaolo erogare oltre 450 miliardi di euro al sistema produttivo italiano dal 2009 a oggi. Il protocollo, anche attraverso l’uso di garanzie pubbliche, ha sostenuto concretamente migliaia di aziende, in particolare PMI, cuore pulsante del Made in Italy.
Secondo Perusin, l’eterogeneità produttiva della Liguria rappresenta un importante fattore di resilienza rispetto alle incertezze geopolitiche e commerciali globali, grazie anche al ruolo chiave del polo ICT di Genova. Risso ha evidenziato come il supporto finanziario permetterà alle imprese locali di affrontare le sfide della competitività internazionale, con investimenti mirati in tecnologia, organizzazione e formazione, indispensabili per restare al passo con le filiere globali.
L’analisi dello scenario economico ha posto l’accento sui principali fattori di instabilità, dalle tensioni geopolitiche ai conflitti in corso, senza tralasciare le possibili conseguenze della politica commerciale statunitense. Sebbene gli Stati Uniti rappresentino un importante mercato di sbocco per l’export ligure, il peso delle esportazioni sul valore aggiunto locale resta contenuto grazie alla diversificazione sia produttiva che geografica delle imprese del territorio. In particolare, il settore della cantieristica si conferma protagonista sui mercati internazionali, pur caratterizzato da fisiologiche oscillazioni dovute alla natura delle grandi commesse.
Secondo i dati raccolti dal Research Department di Intesa Sanpaolo, il futuro delle imprese liguri passa dalla diversificazione dei mercati, dalla qualità dei prodotti e da strategie di investimento orientate alla sostenibilità e alla digitalizzazione. I mercati emergenti come Emirati Arabi Uniti, India e Nord Africa si profilano come nuove opportunità per il made in Liguria, accanto al consolidamento delle relazioni con i mercati tradizionali.
In un contesto globale sempre più complesso, Liguria e Genova si candidano a giocare un ruolo di primo piano nel rafforzamento del tessuto economico nazionale, puntando su innovazione, export e attrattività territoriale. Confindustria e Intesa Sanpaolo intendono essere al fianco delle imprese in questo percorso, offrendo risorse concrete e strumenti personalizzati per affrontare le sfide del futuro.