FAROS, acceleratore della Rete Nazionale CDP e punto di riferimento per l’innovazione nella Blue Economy, apre ufficialmente la sua quarta call. Fino al 30 luglio 2025 sarà possibile candidarsi per accedere a un percorso di accelerazione che selezionerà fino a 10 startup italiane impegnate nello sviluppo sostenibile del settore marittimo.
Il programma, con hub a Taranto e La Spezia e attività ibride distribuite su tutto il territorio nazionale, si rivolge a realtà early-stage, team di ricercatori e startup che lavorano su soluzioni ad alto impatto ambientale, tecnologico e industriale. Un’opportunità che parla anche al tessuto ligure: Genova, con la sua tradizione portuale, il network accademico e la spinta verso la transizione blu, è uno snodo strategico per connettersi a questa filiera nazionale dell’innovazione.
Le startup selezionate parteciperanno a quattro mesi di accelerazione intensiva, con mentorship dedicata, advisory tecnico, accesso a partner industriali e l’opportunità di sviluppare progetti pilota concreti. Il percorso è supportato da un investimento iniziale di 75.000 euro per ogni startup, con possibilità di follow-on fino a 400.000 euro. Nei suoi primi tre anni, FAROS ha investito oltre 3,2 milioni di euro tra pre-seed e follow-on, mentre le startup accelerate hanno raccolto complessivamente più di 15 milioni di euro.
Gli ambiti di interesse spaziano da ocean data e monitoraggio marino, a sistemi per l’energia oceanica rinnovabile, tutela degli ecosistemi marini, cantieristica sostenibile, portualità intelligente, turismo costiero, acquacoltura sostenibile e usi dirompenti delle risorse marine. Che si tratti di piattaforme tecnologiche, soluzioni hardware o software, algoritmi o sistemi complessi, ciò che conta è l’impatto concreto sul futuro del mare.
L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio – Porto di Taranto, che apporta la sua expertise e la sua infrastruttura strategica per lo sviluppo di soluzioni innovative nel settore marittimo e portuale. Il ruolo di Program Manager è ricoperto da a|cube, che si occupa della gestione complessiva del programma e del coordinamento delle attività. Infine, in qualità di Local Manager, interviene Wylab, il quale fornisce supporto e gestione a livello locale, assicurando una connessione diretta con l’ecosistema territoriale e le sue specificità. Questa sinergia tra enti pubblici e privati mira a stimolare l’innovazione e la crescita nel contesto della Blue Economy.
Il programma si svolgerà tra novembre 2025 e marzo 2026, con un Demo Day finale.
Le candidature sono aperte sul sito ufficiale.