Nelle scorse settimane al porticciolo di Nervi, a Genova, si è svolta un’importante iniziativa di pulizia durante la quale sono stati raccolti ben 7.500 mozziconi di sigaretta e altri rifiuti solidi dispersi. L’operazione, parte del progetto di sensibilizzazione ambientale “Il mare comincia qui”, ha coinvolto studenti e insegnanti dell’International School of Genoa insieme a realtà locali come il Centro sportivo SAL Genova Nervi, AMIU Genova, l’Istituto Italiano di Tecnologia, la startup OutBe, l’Università di Genova e ha ricevuto il patrocinio del Comune di Genova, del Municipio IX Levante, dell’Unicef e dell’Unesco.
Il protagonista principale dell’iniziativa è stato VERO, un robot quadrupede raccoglitore di mozziconi sviluppato dall’IIT nell’ambito del progetto europeo RAISE. All’evento hanno preso parte anche numerosi cittadini e volontari di associazioni come PuliAMO la Foce, Comitato Pegli Bene Comune, American International Women’s Club, con il supporto dell’Acquario di Genova e del programma europeo ProBleu.
L’inquinamento da mozziconi rappresenta un’emergenza spesso sottovalutata: ogni anno in Italia se ne producono circa 13.000 tonnellate e costituiscono fino al 40% dei rifiuti marini, contaminando l’acqua con microplastiche e sostanze tossiche. I volontari non si sono limitati alla raccolta, ma hanno anche analizzato campioni d’acqua prelevati dal mare, osservando al microscopio, sotto la guida di OUTBE, una diffusa presenza di microplastiche e residui plastici.
L’uso di VERO ha permesso non solo una raccolta più efficace ma anche di testare in un contesto reale le potenzialità del robot, raccogliendo dati utili per il suo miglioramento, come spiegato da Claudio Semini, responsabile del laboratorio Dynamic Legged Systems dell’IIT. L’iniziativa punta anche al futuro: gli studenti e le realtà coinvolte propongono un progetto di economia circolare per il riciclo dei mozziconi, ricchi di acetato di cellulosa, trasformandoli in nuovi prodotti come tessuti tecnici o montature per occhiali.
Nonostante la direttiva europea SUP imponga ai produttori l’onere della gestione di questi rifiuti, in Italia tali opportunità non sono ancora state colte a livello locale. “Il mare comincia qui” si conferma così un esempio concreto di cittadinanza attiva che unisce sensibilizzazione, ricerca scientifica e proposte pratiche per ridurre l’impatto dei rifiuti sulle coste liguri.